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Storia dell’ascensore della Tour Eiffel

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Una delle pagine più interessanti della storia dell’ascensore è strettamente intrecciata con uno dei monumenti più famosi al mondo: la Tour Eiffel.

La torre, che porta il nome dell’ingegnere francese Gustave Eiffel, viene costruita nell’arco del biennio 1887-1889 ed inaugurata in occasione dell’Esposizione universale di Parigi del 15 maggio 1889.

La storia della costruzione del celebre monumento rappresenta una delle pagine più importanti della storia e dell’evoluzione dei moderni ascensori.

Infatti, quando la torre venne inaugurata, mancava degli ascensori. Stranamente, ciò non preoccupò i visitatori e i curiosi, disposti a salire anche a piedi pur di poter contemplare Parigi  dalla sommità di una delle costruzioni più discusse degli ultimi anni.

L’ingegnere Eiffel rifiutò categoricamente l’idea di costruire ascensori in verticale, e li volle assolutamente obliqui per turbare il meno possibile l’aspetto della torre. All’epoca, non esistevano ancora elevatori di questo tipo e nessuna società francese del settore si fece avanti nella costruzione degli ascensori.

Infatti, la sfida tecnologica era così inaccessibile all’epoca che solo la filiale parigina della ditta americana Otis Brothers and Company presentò la propria candidatura. Malgrado la sua fama internazionale, poiché la ditta non era francese, il Comitato di esecuzione dei lavori della torre bocciò la candidatura.

I problemi relativi alla costruzione degli ascensori erano essenzialmente due: la curvatura dei pilastri della torre e la possibilità di garantire un trasporto rapido e sicuro per un numero elevato di passeggeri di ben 114 metri.

A quell’epoca, nel 1887, Eiffel aveva già iniziato i lavori da sei mesi ed era necessario che una ditta seria si prendesse l’incarico della costruzione degli ascensori all’interno della torre. Così, a malincuore, il Comitato assegnò alla Otis il contratto di costruzione degli ascensori della torre Eiffel.

La Otis Company presentò un progetto per un ascensore a due piani, che a causa della sua inclinazione, avrebbe funzionato su normali tronconi di rotaie. La forma motrice sarebbe stata il solito cilindro idraulico azionato dalla pressione dell’acqua. L’acqua della cisterna, scorrendo verso il basso, avrebbe azionato i cilindri, attivando una carrucola multipla che avrebbe permesso agli ascensori di salire e scendere a seconda dei comandi ricevuti. Quando venne presentato il progetto, Eiffel non credeva che l’ascensore, potesse essere azionato dall’alto da cavi, anziché spinto dal basso, come accadeva di solito in Europa.

Inoltre molti dei dettagli proposti dalla compagnia americana erano tamente innovativi per l’epoca che Eiffel e il Comitato dei lavori facevano fatica a comprenderli e temevano per la sicurezza dei passeggeri.

Dopo mesi di litigi e rinvii tra la Otis ed i francesi, finalmente furono inaugurati i bellissimi ascensori della torre, in vetro e obliqui.

Durante la seconda guerra mondiale, quando Hitler visitò Parigi, i francesi decisero di mettere i fuori uso gli ascensori, dicendo che era divenuto impossibile avere i pezzi di ricambio necessari al corretto funzionamento degli impianti. Per tale motivo, Hitler rinunciò a percorrere gli olre 1660 scalini per arrivare in cima ed i francesi impedirono che il monumentò più importante della città divenisse uno dei simboli del nazismo.

Gli ascensori sono stati costruito così bene che ancor oggi sono regali dai meccanismi originali del 1889.

 

By | 2018-06-25T15:43:10+00:00 25 Giugno 2018|ascensori, storia|

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