Anche l’Italia ha una parte attiva nella storia dell’ascensore. Infatti, una delle tappe più significativa dell’evoluzione degli ascensori, passa proprio dall’Italia.
L’11 gennaio 1844, su ordine del re Ferdinando di Borbone, la Soprintendenza Generale della Real Casa incaricò l’architetto Giustiniano de Blasiis di costruire all’interno della Reggia di Caserta una sedia volante sulla base del modello francese utilizzato nella reggia di Versailles. Infatti la sontuosa Reggia italiana, oltre ad essere molto grande, aveva al suo interno ripide scalinate e lunghe ascese che i reali borbonici mal sopportavano.
Per tale motivo venne costruita all’interno della reggia casertana una sedia interamente in legno allo scopo di agevolare lo spostamento dei reali tra un piano e l’altro. La sedia volante dei Borboni era azionata dalla forza motrice dell’uomo ed era dotata di un meccanismo di sicurezza in caso di rottura delle funi e di una lancetta che consentiva agli addetti ai lavori di sapere sempre in quale piano era ferma la sedia.
La relazione finale dei lavori eseguiti per la realizzazione della sedia volante fu firmata e consegnata dall’architetto Carmelo Gargiulo, con la supervisione dall’architetto direttore ed ispettore della Real Casa Gaetano Genovese.
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